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AIG: innovazione e formazione di un insurer of change [CINEAS] 06/04/2017

10/03/17 – Abbiamo incontrato Marco Dalle Vacche di AIG Europe, sesta società del mondo per dimensioni secondo Forbes e gruppo assicurativo specializzato nei rami Responsabilità Civile Amministratori, Sindaci e Dirigenti (D&O), Trasporti, Rischi industriali, Responsabilità Civile Generale e da Inquinamento, Infortuni e Malattia.

Anzi, AIG vanta d’aver proprio introdotto in Italia il D&O (cioè la polizza che protegge il patrimonio personale degli amministratori qualora vengano chiamati in causa per risarcimento danni) alla fine degli anni ’80, quando ancora nel nostro Paese il segmento non esisteva, mentre oggi cuba circa 250 milioni di euro: un esempio di come far cultura assicurativa (e innovare anche sui canali distributivi, approcciando per esempio lo sportello bancario anche per queste polizze destinate ai manager) può portare a sviluppare nuove interessanti opportunità di mercato.
Il valore della formazione

Il Managing Director South Europe del gruppo ha approfondito con noi il ruolo della formazione dei dipendenti, fondamentale in particolare per una compagnia specialty, che offre prodotti altamente specializzati, rivolti alle financial lines e alle banche, ma anche soluzioni dedicate ai trasporti marittimi e aerei.

La formazione è oltremodo cruciale, afferma Dalle Vacche, in un momento come l’attuale, caratterizzato da un andamento di mercato non certo facile, con tassi di crescita bassi e tassi d’interesse pure non promettenti, che rendono assai più impervio che in passato conquistare un utile finanziario e quindi impongono alle compagnie di cercare di recuperare margini sull’utile tecnico, che solo una forza lavoro ben formata e altamente performante in termini di servizio può produrre. Ma non solo forza lavoro diretta: anche le reti distributive delle soluzioni assicurative – agenti o MGA, broker e così via – devono essere costantemente aggiornate, affinché chi ha il contatto con il cliente sia in grado di comprenderne precisamente le esigenze e offrirgli il prodotto più indicato, non solo quello “che è in vetrina questo mese”.

In aula e online

A proposito di formazione dei professionisti della previdenza, quest’anno l’AIG Insurance Academy – il progetto formativo realizzato con il Cineas – giunge alla sua terza edizione, proponendo nuove tematiche da approfondire, legate appunto alle specificità di AIG: le già citate financial line, polizze marine e aviation, ma anche coperture che attualmente almeno nel nostro Paese ancora soffrono di un certo grado di sottoassicurazione, come la danni indiretti nel property (cioè fabbricati e impianti fissi, apparecchiature, macchinari e attrezzature).

Come pure sottoassicurato rimane ancora tutto il segmento delle PMI, cui AIG dedica particolare attenzione nella propria offerta. Esso necessita di soluzioni specifiche, economicamente affrontabili anche per il piccolo imprenditore, ma che pure gli garantiscano tutta la sicurezza di cui ha bisogno. Sicurezza necessaria ad esempio nell’emergente area del cyber coverage, oggi molto richiesta dal mercato per il timore che genera il rischio degli attacchi informatici.

Ma all’orizzonte già si profilano innovazioni assicurative dedicate anche al mondo che ormai tutti chiamano IoT, ovvero Internet of Things (ossia macchine intelligenti, wearable device, smart home e così via), tema su cui AIG sponsorizza fra l’altro l’Osservatorio del Politecnico di Milano.

Nuove tematiche dunque, s’è detto, ma anche nuove modalità di erogazione: l’AIG Insurance Academy infatti non verrà più fornito esclusivamente nella classica forma del workshop in aula, ma anche tramite sessioni online attraverso la piattaforma e-learning del Cineas. E pure questo è un modo per mantenere, anche in Italia, un saldo ruolo di insurer of change.